Le potenzialità e le criticità connesse alla produzione dell’idrogeno sono argomenti che negli ultimi anni hanno interessato le imprese coinvolte nei maggiori settori industriali.
In seguito, un’overview su alcune caratteristiche dell’idrogeno e sui futuri utilizzi, che rappresentano un’opportunità da tenere sott’occhio.
L’idrogeno è uno degli elementi in forma gassosa più diffusi nell’universo, presente in natura solamente legato ad altri elementi.
Non si trova allo stato puro e quindi per privarlo dagli altri componenti bisogna estrarlo attraverso un processo di separazione.
Viene considerato un vettore energetico dalle grandi potenzialità, perché non produce emissioni inquinanti e offre un contributo ambientale notevole.
In realtà soltanto l’idrogeno verde è a impatto zero, realizzato tramite elettrolisi, un processo di separazione dall’acqua. Gli sforzi per rendere la produzione di idrogeno verde più facile ed economica occupano le maggiori imprese industriali del settore.
A seconda dell’origine e dell’impatto ambientale l’idrogeno viene classificato secondo dei colori: marrone, grigio, blu, rosa e verde.
L’idrogeno verde è quello che anima il dibattito sulla reale risoluzione del problema delle emissioni di CO2. Questo perché la sua produzione deriva dalla scomposizione dell’acqua e l’intero processo è alimentato da energie elettriche rinnovabili.
Per rispondere attivamente alle richieste di abbandono definitive delle fonti fossili bisognerebbe disporre di un approvvigionamento continuo di fonti rinnovabili.
La decarbonizzazione è un processo lento ma può beneficiare dei presupposti per l’innovazione di sistemi chiave per la riconversione industriale.
L’obiettivo è quello di ridurre l’impronta del carbonio e di impiegare altre fonti per la produzione energetica industriale.
Tra i segmenti che offrono maggiori opportunità di investimento ritroviamo i settori “hard-to-abate”, che includono quelli dell’industria pesante.
Una riflessione sulle altre aree di interesse ci porta a pensare alle infrastrutture per il trasporto on-road, ferroviario e marittimo.
Si ritiene probabile l’utilizzo dei gasdotti come infrastrutture per il trasporto di idrogeno, anche se sarà necessario un ampio adattamento. Infatti, nell’eventualità, gli impianti avranno bisogno di essere trasformati e modificati, con l’ausilio di componenti e sistemi di compressione differenti.
Un'altra riflessione prevede, invece, lo sviluppo dell’intera catena di fornitura dei sistemi di produzione di idrogeno, in particolare degli elettrolizzatori.
Tra i rischi connessi alla produzione di idrogeno l’alta infiammabilità, poiché a contatto con altri agenti sviluppa una reazione “esplosiva”.
Per costruire sistemi di idrogeno per la produzione, pressurizzazione, trasporto, stoccaggio e l’erogazione bisogna puntare all’affidabilità delle soluzioni ingegneristiche.
Sistemi sicuri ed efficienti necessitano di componenti di alta qualità e di materiali adatti, ma soprattutto di competenze tecniche qualificate.
La risoluzione delle criticità che l’idrogeno può provocare potrebbe dimostrarsi la spinta necessaria per accelerare il processo di adozione.
Il nostro focus è realizzare un risultato di alta qualità, che sia in grado di rilevare potenziali perdite ed emissioni fuggitive.
Ecco perché in Priver garantiamo la sicurezza della progettazione, consideriamo i parametri di riferimento per la produzione di sistemi ottimizzati.
Il nostro approccio dedicato ci permette di sviluppare soluzioni compatibili e di offrire un supporto valido alle necessità del cliente.
Formazione adeguata e know-how tecnico ci permettono di elaborare un risultato equilibrato tra design eccessivamente complesso e soluzioni ingegnerizzate.