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Nell’articolo di oggi scopriamo una nuova fase dell’evoluzione industriale: l’Industria 5.0.
Un sistema dove uomo e macchine non solo coesistono ma lavorano fianco a fianco, sfruttando i benefici della tecnologia al servizio dell’individuo.
Concetti come automazione avanzata, intelligenza artificiale, robotica e Internet of Things (IoT) hanno animato il dibattito pubblico per qualche decennio.
Una forte digitalizzazione dei processi ha caratterizzato l'Industria 4.0, mentre adesso la tendenza si orienta più sull’integrazione tra uomo e macchina.
L’industria 4.0 puntava sulla riduzione della pura manualità e prediligeva un approccio più digitale, in particolare l’automazione per ridurre l’intervento umano.
L'obiettivo principale adesso è porre maggiore attenzione alle esigenze e ai valori umani, utilizzando le tecnologie avanzate per una responsabilità sociale.
Il fine non si limiterebbe dunque solo a un incremento della produttività, ma si estenderebbe alla tutela del benessere umano e alla difesa dell’impatto ambientale.
L'Industria 5.0 porta con sé un cambio di rotta: il ritorno dell'uomo al centro dei processi produttivi e la creazione di una simbiosi tra operatori e macchine.
Inoltre, l'Industria 5.0 pone particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, promuovendo pratiche industriali eco-friendly.
L’ottimizzazione dei processi produttivi diventa uno strumento competitivo per salvaguardare l'impatto ecologico e migliorare la qualità di vita dei lavoratori.
Questo approccio inclusivo e centrato sull'uomo si riflette nella creazione di un ambiente di lavoro più flessibile e sicuro, in cui le tecnologie sono utilizzate per massimizzare le capacità umane anziché sostituirle.
In sintesi, l'Industria 5.0 non è solo una questione di tecnologia, ma rappresenta un cambiamento di paradigma che unisce innovazione, umanità e sostenibilità.
Una definizione più specifica ci viene fornita dal documento diffuso dalla Commissione Europea, che sottolinea la necessità di prepararsi a una nuova trasformazione sistemica.
Il documento “Una visione trasformativa per l’Europa” contiene un’analisi e un piano d’azione in linea con i nuovi requisiti di transizione.
Costruire resilienza nell'attuale economia e trasformarla in ecosistemi economici più robusti alle criticità future dovrebbe essere la priorità dell'Europa.
È fondamentale garantire che lo sviluppo industriale europeo sia orientato alla resilienza, accelerando la transizione verso un modello di benessere sostenibile per tutti.
Questo è un passo cruciale per il futuro della strategia industriale dell'UE.
Una strategia industriale europea centrata sui principi dell'Industria 5.0 premieranno modelli aziendali economici resilienti, sostenibili e circolari.
Un netto cambio di rotta, totalmente opposto alla sovrapproduzione e ai modelli di consumo a breve termine legati all'attuale paradigma di crescita.
Il paradigma di Industria 5.0 è composta da 3 elementi distintivi:
Un concetto “innovativo”, perché pone il benessere del lavoratore al centro del processo produttivo. Una strategia che include l’utilizzo di nuove tecnologie per garantire assistenza e supportare il lavoro umano.
Costruisce percorsi di transizione verso usi della tecnologia ambientalmente sostenibili, sfruttando l’elevata produttività dei macchinari raggiunti finora.
Evitare gli sprechi e reintrodurre materiali di scarto nel ciclo produttivo sono le nuove leve di valorizzazione delle risorse.
Si intende un sistema industriale che è in grado di adattarsi e mantenere una buona operatività, in maniera rapida rispetto a eventi o sfide avverse.
In altre parole, è un settore produttivo che, pur affrontando difficoltà o cambiamenti esterni, riesce a rispondere prontamente e a continuare a generare valore.
Non si tratta solo di "sopravvivere" ai periodi di crisi, ma anche di sfruttare le difficoltà per innovare, migliorare e trasformarsi in modo positivo.
L’adozione del modello Industria 5.0 comporta un cambiamento radicale per le aziende, che diventano adesso parte responsabile del benessere del pianeta.
Un cambio di approccio che pone attenzione a una crescente adattabilità dei processi produttivi, dove i lavoratori diventano parte attiva del cambiamento aziendale.
Parlare solamente di evoluzione tecnologica diventa dunque riduttivo: l’industria 5.0 ridefinisce il ruolo del progresso orientando i benefici verso un aspetto più sostenibile e rispettoso del pianeta.
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